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	Io sono fortunato perché accoppio 
	la follia alla demenza. 
	Curo le mie febbri distruttive 
	con le canne ed il viteltonnè. 
	Ogni tanto 
	mi partono due draghi cinesi 
	nel cervello, girano su se stessi 
	e volano in fiamme 
	fuori dalle orecchie. 
	Ho un pesce-anima che nuota
	avanti 
	ad assaggiarmi il rum 
	e un piccolo gatto morbido 
	per farci l'amore. 
	E grazie a tutto ciò 
	riesco a stare fra la gente 
	e a sopportare 
	anche due idioti alla volta, 
	ma non uno di più. 
	 
	Attaccarsi a una voce  
	 
	Attaccarsi a una voce  
	ciucciare la cornetta,  
	aggrapparsi allo scivolo  
	dell'emozione perfetta_  
	Parlare di un verde limone  
	ghiacciare dentro le persone  
	e come i gatti,  
	dormire,  
	sul radiatore del nostro dolore.  
	
 È colpa tua  
	 
	È colpa tua:  
	mi costringi ad esistere  
	mi fai sentire il male  
	che mi voglio sempre levare.  
	Sono il tuo personaggio  
	di fantasia  
	ma mi pensi un po' troppo spesso  
	non ho più un attimo d'oblio  
	un attimo per fingere  
	di essere me stesso.   
	Oggi  
	 
	Oggi,  
	respiro l'ossigeno  
	bruciato  
	dal tuo fuoco  
	subacqueo,  
	le mie mani  
	sono briglie sciolte  
	e piccole,  
	bianche,  
	giocose mammelle  
	corrono avanti sulla strada.  
	Domani,  
	chi lo sa…   
	Scusa Amore 
	Scusa Amore 
	se ho occhi troppo grandi 
	ancora troppo bagnati. 
	Scusa se 
	la mia bocca è larga 
	troppo inclinata sul riso. 
	Scusa se 
	ho ancora troppa rabbia 
	e tristezze senza nome. 
	Scusa se 
	sono ancora piccolo 
	e alle mie mani 
	servono cose da toccare. 
	Scusa se 
	non sono più bambino 
	se non so singhiozzare 
	e addormentarmi, 
	se per uccidere la paura 
	confondo le carte 
	facendoti l'amore.  
	Milano è la crepa nel vaso 
	Milano è la crepa nel vaso,  
	è la tela di ragno tesa 
	nello spazio cronico di un ascensore. 
	È l'attesa afosa 
	del vento nei cortili, 
	sopra l'odore di cucine 
	nell'azzurro grigiore 
	della prima ora legale... 
	Di un libro... 
	Di un letto... 
	Di un nulla collettivo 
	stretto fra l'ansia di pioggia, 
	e lo scrosciare instancabile 
	di automezzi, 
	e voci che non si rispondono. 
	Milano è il freddo 
	che ancora non sento 
	invece ascolto il lamento 
	di una lontana autoambulanza.  
	Milano, dissolvenza 
	Milano Milano Milano 
 tante cose 
	Ma poi Milano scompare 
	in un raggio di sole 
	Le strade verticali fra 
	i palazzi 
	traslucono e a metà mattina 
	lo spazio si cancella 
	Restano isole le cime 
	più alte 
	in un mare nebbioso fermo 
	rosa 
	nel quale gli occhi provano 
	a non annegare sotto mani 
	tese a visiera 
	e poi arrese nelle tasche 
	a scomparire insieme 
	a tutto il resto 
	delle cose 
	per un ora dentro un raggio di sole  
	Eppure non ti amo 
	 
	Questo fiume di parole è una lacrima. 
	Ancora ti vedo, posso toccarti ma in cuor mio ti ho già persa. 
	Il sorriso gioioso che mi apri davanti, i tuoi occhi furbi 
	e dolci d'amore, sono lame 
	nella mia gola bruciata e la vertigine 
	di una nausea 
	troppo ingenuamente scordata. Le carezze, 
	gli abbracci avvolgenti, in cui ancora muoio: 
	di cui già sento il vuoto... Perché nel cuore 
	ti ho già perduta e sono maledetto perché 
	tu sei il sapore che preferisco, sei la penombra 
	dei miei sogni, 
	l'argomento principe 
	del mio balbettare, la mia pelle,  
	gran parte 
	della mia migliore 
	metà, 
	tu sei tutta la gioia della mia mano, 
	eppure non t'amo.  
	Uomini 
	Uomini: 
	gocce d'acqua: 
	indistinguibili, 
	diversi, eppure tutti 
	tesi al vapore, 
	destinati alla pioggia. 
	Bisognosi di perdersi 
	e trovarsi insieme, 
	ancora 
	soli, 
	nel mare.  
	Ragazzi 
	sostanzialmente uguali 
	inseguono 
	ragazze 
	sostanzialmente uguali 
	condividendo 
	la sostanziale voglia 
	espressa a colpi di chiappa 
	e sorrisi crampo 
	di sazi educati 
	accoppiamenti lampo. 
	Poesie tratte dal libro Fortuna
	di Paolo Triulzi Albalibri Editore Milano 
     
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